Queste sono le mani di G., una bimba dislessica impegnata a leggere un brano.
Mi è stata presentata come “una bambina pigra a cui non piace andare a scuola”.
Quando ho incontrato G. ho conosciuto una bambina spaventata e imbarazzata dalla sua difficoltà nella lettura.
Diversi insuccessi scolastici hanno contribuito a rinforzare un’idea di sé negativa, un senso di inadeguatezza e incapacità pervasivi.
Oggi G. ha imparato a mettersi alla prova, riconosce quando sta per essere sommersa dalla convinzione di non farcela e ha ricominciato a credere nelle sue capacità, accettando le sue diverse modalità di apprendimento.
Queste non sono le mani di una bambina pigra, sono le mani di una bambina coraggiosa che sta affrontando uno dei più grandi ostacoli incontrati fino ad oggi nella sua vita.
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